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PhotoTravelling
Nel sito di National Geographic Italia il mio blog PhotoTravelling dove si parla di fotografia e viaggio. Di andare e fermare istanti in immagini. Di diverse maniere di guardare il mondo e di raccontarne porzioni: punti di vista non verità. Di storie, esperienze sul campo. Dell’entrare in relazione, mettersi all’ascolto, osservare. Dell’esporsi all’insolito, lontano o dietro l’angolo. Della ricerca di una misura, nel massimo rispetto possibile. Di immaginari, pittoresco, identità. Di impatto, invasività. Coscienti che i nostri sono passaggi, attraversamenti (di luoghi), accostamenti (di genti, culture). Parziali, che restituiscono quello che lo sguardo, attraverso la macchina fotografica, fissa  
 




Dei fotografi 4 / Ancora su HCB
Sulla capacità di Henri Cartier-Bresson di cogliere il momento decisivo (fotografo-veggente che individua e riconosce l’istante prima che accada) è stato detto in abbondanza. Molte sue immagini sono in una memoria estesa, non solo degli addetti ai lavori. Non conoscevo un’immagine “minore”, in mostra a Roma. Non un suo soggetto classico, anzi. Che, però, racconta un altro lato del suo genio visivo, in evoluzione. Nato pittore, diventato fotografo, aveva abbandonato di nuovo la fotografia per la pittura ...




Dei fotografi 3 / Henri Cartier-Bresson vs. Steve McCurry
A Roma, in contemporanea, ci sono due mostre di fotografia con nomi altisonanti. Una tutta a colori, l’altra tutta in bianco e nero. È stato un po’ casuale vederle una dopo l’altra. È venuto naturale metterle una accanto all’altra, quasi una versus l’altra. Naturalmente non è giusto metterle in contrapposizione (epoche, sensibilità, culture differenti), ovviamente non lo sono. Però, mi è venuto da pensare a quanto sono distanti gli universi di Henri Cartier-Bresson e Steve McCurry, anche se fanno del racconto del mondo ...




Dei fotografi 2 / Al fronte
Guardare la guerra, testimoniare i conflitti, lottare per la pace. «Una fotografia non può costringere. Non può svolgere il lavoro morale al posto nostro. Ma ci può mettere sulla buona strada», scrive Susan Sontag. Informarsi, prendere coscienza si può anche attraverso una mostra o un libro. Ombre di guerra è il percorso fotografico curato da Denis Curti e Alessandra Mauro di Contrasto per Science for Peace, un progetto della Fondazione Veronesi. Dopo le tappe di Milano e Parigi, la mostra è arrivata a Roma ...




Dei fotografi 1 / Chi fotografa un fotografo?
C’è un vecchio paradosso, gioco logico, appreso ai tempi dell’università. Il carismatico professor Orazio Maria Petracca, docente di Scienza della politica, passeggiando attorno alla cattedra che dominava l’aula magna, pose a un certo punto una domanda a noi acerbe matricole: «Se il barbiere di un villaggio è colui che fa la barba agli altri abitanti, chi fa la barba al barbiere?». Suonava più o meno così, il paradosso inventato da Bertrand Russell. Non ricordo come andò a finire quella lezione ...




Andarsene 3 / Un anno difficile (con qualche commiato)
Se ne va un anno difficile, dal punto di vista politico. Si chiude forse un’era, si vedrà. Di certo, terminano le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità. Bandiere, riscoperte per coesione nazionale, da riporre per un po’. Diventate simbolo di difesa del senso dello Stato, e della Costituzione repubblicana, dell’interesse generale versus il particolare. Segno dei tempi. Altri protagonisti comparsi quasi all’ultimo minuto, uscite di scena improvvise, chissà se e quanto definitive ...




Andarsene 2 / Due cronisti
Del valore della parola cronista. Giorgio Bocca, che se n’è andato a 91 anni il giorno di Natale, si definiva così, definiva così il lavoro del giornalista. Un cronista, uno che racconta le cose che ascolta, vede, registra, raccoglie. Andando sul posto, cercando di restare ancorato ai fatti. Parlando con diversi protagonisti, testimoni delle cose, grandi e piccole, dei macro-fatti (la politica, l’economia, eccetera) e dei micro, quelli della gente comune che magari aprono squarci ...




Andarsene 1 / Via dall’Iraq
Gli americani se ne sono andati. Quasi nove anni dopo l’inizio della Seconda Guerra del Golfo, scatenata da Bush figlio sulle orme di ciò che non aveva portato a termine Bush padre. Ora Obama lascia, restano militari – si dice – solo a protezione dell’ambasciata Usa più grande del mondo. Ma il simbolo è forte, la promessa (in fase pre-elettorale) mantenuta, sta a sciiti e sunniti trovare infine un modus vivendi. I proclami sui risultati sono di routine. Ma cosa hanno prodotto in Iraq l’invocata Madre di tutte le battaglie ...




Un onore sfiorato
Per un po’ ci ho creduto. Un po’ incredulo e divertito, mi sembrava un onore immenso stare accanto, anche se in una specie di anticamera, a debita distanza ma insomma vicino, a uno dei capolavori di uno dei miei pittori preferiti. Il fatto è che era stato annunciato un allestimento speciale della “stanza delle meraviglie” che avrebbe ospitato il pezzo forte della mostra Van Gogh e il viaggio di Gauguin, la grande tela Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? ...




Onore all’inventore
Esattamente 150 anni fa, in un paesino dell’Ontario, in Canada, nasceva James Naismith. Ai più il nome non dirà molto, ma a chi ama il basket – e conosce un po’ della sua storia – sì. Perché Naismith, insegnante di educazione fisica all’Ymca di Springfield in Massachusetts, creò la pallacanestro. Un’invenzione commissionata. Naismith era approdato al college statunitense, dopo aver giocato a football americano, essersi laureato in filosofia e abbandonato gli studi per diventare ministro di culto presbiteriano ...




Una cultura sotto vetro (una storia australiana 2)
Alla fine di quel viaggio arrivai a Darwin, capitale del Northern Territory, al margine superiore del continente rosso affacciato sull’Asia. Di seguito, riporto l’ultima corrispondenza-dispaccio (del 14 novembre 2007), poco prima di prendere l’aereo di ritorno. Il titolo, Una cultura sotto vetro, Darwin; le coordinate geografiche: 12° 27? 41.2878? Sud, 130° 50? 31.5744? Est. «Interno giorno di un negozio del centro di Darwin, ultimi scampoli di tempo prima della partenza, momenti per i souvenir ...




Gli umani più vecchi (una storia australiana 1)
Gli aborigeni australiani sono i discendenti più antichi dei primi umani che lasciarono Madre Africa. Secondo Nature un ciuffo di capelli raccolto da un etnologo inglese per la sua collezione – Alfred Cort Haddon, in viaggio tra Sydney e Perth nei primi anni Venti del secolo scorso – ha permesso, novant’anni dopo, di sequenziare l’intero genoma delle cellule di un aborigeno straliano e di ricostruire il processo evolutivo che ha portato a quelle caratteristiche. Lo studio dell’Università di Copenaghen, approvato ...





La fine dell’estate
Game over. Erano già finite le vacanze. Si era già ripreso il tempo normale. Ora arriva l’autunno. E allora saluto l’estate. Con un’immagine colta con una macchina presa in prestito da un amico appena conosciuto (la batteria della mia compatta era andata). Che per me ha valore per quei neri e quella curva della roccia, l’acqua ormai scura, la composizione naturale delle figure in silhouette, il momento di sospensione. Era tardo pomeriggio, quasi sera, insomma il sole stava scivolando via ...





Italieni, Sikh in Padania
Per alcuni è il tempio sikh più grande d’Europa. È nato nel cuore della Padania, a Pessina Cremonese, autofinanziato, più o meno due milioni di euro. Mancano ancora le cupole d’oro previste nel progetto, ma intanto è stato inaugurato. Domenica c’erano oltre tremila persone, in festa. Lancio di petali di fiori da un elicottero, vestiti bianchi e turbanti arancio o blu, canti, preghiere, un corteo ad accompagnare il Libro Sacro dentro il nuovo tempio, sindaci dei comuni coinvolti con fascia tricolore e turbante ...





Vermeer, Wenders, Proust, di pittura, fotografia, farfalle gialle
L’appuntamento è per le nove. La promessa quella di poter seguire la vestizione di ragazze che si preparano per la festa del patrono. All’appuntamento le ragazze sono già vestite con i loro abiti tradizionali, di seta ricamata, in stile “provenzale-savoiardo” dicono le mamme. La baita è rimodernata, ma ha conservato un’aria vera. Le ragazze non sono abituate a essere fotografate, ma Marzia e Jasmine iniziano ad aggiustarsi l’un l’altra i capelli, la cuffia. La luce che entra da un finestrone è speciale ...




Il sentimento della taranta
Oggi a Roma c’è la Notte della Taranta, all’Auditorium, con Ludovico Einaudi come maestro concertatore e una ventina tra cantanti, musicisti, danzatrici. Oggi è uscito il numero di luglio del National Geographic con il mio servizio sulle Finis Terrae d’Italia, un viaggio nei quattro estremi geografici del paese, da est a sud, da ovest a nord. E la foto d’apertura ritrae il piazzale del santuario-basilica di Santa Maria De Finibus Terrae, a Santa Maria di Leuca, attraversato da un gruppo di suore. Qualche minuto prima ...




La città più australe del mondo
Sono tornato a casa, dopo un lungo viaggiare tra gli estremi geografici – le finis terrae – del nostro paese. Finalmente un po’ di tempo riconquistato, respiro per altro. Stasera ho partecipato a un incontro sull’Argentina, la sua cultura, i suoi paesaggi, dalla zona sub-amazzonica alla Terra del Fuoco. Da una finis terrae a un’altra, mi è tornata in mente una fotografia – una leggendaria diapositiva – scattata molti anni fa a Ushuaia, considerata la città più australe del mondo (ma i cileni dicono che sia ...




Piramidi in Sicilia
C’è una dissonanza lungo la costa tra Palermo e Messina, tra viadotti e palazzine seriali. L’occhio la registra distratto, in corrispondenza di una vallata, poi si fa attento. Un’enorme finestra in cemento, dipinta d’azzurro, sulla spiaggia; un monolite di ferro e cemento, nella campagna, che allude a una vela gonfiata dal vento; una piramide d’acciaio, in cima a una collina sulla fiumara. Le cortesie per gli ospiti includono un salto nella vallata, che lui – Antonio – ha fatto diventare un parco di sculture a cielo aperto ...




Morte a Palermo
Nourredine aveva 27 anni. Una moglie e una figlia. Era venuto dal Marocco, a 18 anni. Vendeva giocattoli, occhiali da sole, cappellini, su una bancarella per la strada a Palermo. Un mese fa, dopo l’ennesimo controllo dei vigili urbani, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. È morto dopo otto giorni di agonia, al reparto grandi ustionati dell’Ospedale di Palermo. Per protesta, quasi meglio morire che vivere così. Come Mohamed Bouazizi, l’ambulante venditore di frutta e verdura, che il 17 dicembre ...




M’illumino di meno
Week-end di mezz’inverno. Piccola città del nord, piazza storica, nessuna auto. Passeggiando si finisce, per caso, dentro un “evento”. Contro lo spreco, per il risparmio di energia, luce in questo caso. Spegnimenti simbolici, accensioni originali. Un invito a togliere, benissimo. Figurarsi, andar per sottrazione è per me diventata una regola. Less is more. Ci provo, anche nel lavoro. Luna quasi piena, un po’ di vento freddo, lanterne di carta distribuite dagli organizzatori a qualche decina di persone ...




Dei famosi 4 / Monica, fotografare una diva
Se c’è una diva, in Italia, è lei. Perciò trovarsela davanti, inaspettatamente, fa una certa impressione. Di bellezza, ovviamente. Naturale, senza artifici apparenti. Di semplicità sostanziale, pur in un atteggiamento elegante e consumato da donna da sempre sulla passerella, davanti a obiettivi, telecamere, sguardi ammirati. Così, in occasione della consegna del Premio De Sica – al Quirinale – mi sono trasformato per un po’ in paparazzo. Io ero là per altro ...




Dei famosi 3 / In memoria del Giovane Holden, di Dexter Gordon, di Easy Rider (e Kodachrome)
Siamo ancora in tempo a salutare alcuni che se ne sono andati nel 2010. Jerome David Salinger era progressivamente scomparso dall’orizzonte comune dal 1953, ora non deve nascondersi più. Magari tornerà tra un po’ perché qualcuno tirerà fuori un inedito o qualcosa a cui stava lavorando e sdegnoso del mondo teneva per sé. Il suo Giovane Holden è rimasto negli scaffali, si studia a scuola, continua a essere acquistato. In Holden c’era già la predilezione per la fuga: «Finalmente presi una decisione ...




Dei famosi 2 / Terzani fotografo
Tiziano Terzani è conosciuto, a volte idolatrato, come grande giornalista e inviato. Non tutti, forse, sanno che era anche diventato fotografo. Per necessità, pensava. Perché, diceva, l’immagine è un’esigenza là dove le parole da sole non bastano. Lo era diventato anche un po’ per invidia. «L’invidia per i fotografi m’era cominciata in Vietnam quando si tornava dal fronte e quelli, avendo già fatto il loro lavoro, andavano dritti al bar, mentre a me toccava ancora mettermi con angoscia davanti al foglio bianco ...




Dei famosi 1 / Annie Leibovitz al lavoro
Cose viste durante le feste. Un documentario Life Through a Lens, 90 minuti su Annie Leibovitz, probabilmente la più grande ritrattista degli ultimi decenni, dallo smisurato talento visivo, un personaggio ormai non più solo una fotografa, con immense capacità di invenzione, maniacalità, consapevolezza di sé. E, in libreria, Annie Leibovitz at Work, racconto in primissima persona, attorno al mestiere e agli incontri, dei servizi per Rolling Stone e Vanity Fair, della compagna Susan Sontag e delle figlie ...




Le ragioni della leggerezza
Coincidenze. Sto rileggendo, dopo vent’anni, le Lezioni americane di Italo Calvino. Six memos for the next millennium come recitava il titolo in inglese del ciclo di conferenze che, se non fosse stato colpito da un ictus, lo scrittore avrebbe dovuto tenere nell’autunno del 1985 all’Università di Harvard. Lezioni dedicate «ad alcuni valori o qualità o specificità della letteratura che mi stanno particolarmente a cuore». La prima, alla “leggerezza”, lightness. Nel «mio lavoro», scrive Calvino, «la mia operazione ...




Palladio, eterno contemporaneo
Da quasi cinque secoli è un eterno contemporaneo. Il 6 dicembre i due rami del Congresso degli Stati Uniti d’America hanno adottato, con voto unanime, una risoluzione che dichiara Andrea Palladio “padre della architettura americana”, riconoscendone l’«immensa influenza sull’architettura degli Stati Uniti» dai tempi delle Colonie a oggi, definendo i suoi Quattro Libri dell’Architettura «la più importante pubblicazione di architettura d’ogni tempo», citando infine gli edifici-simbolo del Palladianesimo americano ...




Birmania, un nuovo giorno?
Di eroi, alla fine, abbiamo bisogno tutti. Pur consapevoli dell’avvertimento di Brecht (triste la terra che ha bisogno di eroi…). Ma quando ce n’è uno il cuore si rallegra, le difese e perplessità si abbassano, ci si affida, almeno per qualche momento ci si abbandona. Come capita quando riconosci un maestro, qualcuno da seguire per la sua autorevolezza, non autorità, per qualche sua civile virtù, una certa misura di saggezza, nel modo di fare, pensare, dire. Sono infiniti anni che Aung San Suu Kyi testimonia ...




Del guardare 3 (di lato), Val d’Orcia
Week-end di autunno in Val d’Orcia. Macchina fotografica di scorta, non si sa mai. L’Amiata a disegnare l’orizzonte, le ondulazioni del terreno vulcanico, squarci di sole invece della pioggia prevista. Bellezza senza ornamenti superflui, una certa armonia benedetta dalla luce, paesaggio naturale modellato dall’intervento dell’uomo, il lavoro sulla terra, i campi, le crete, che diventano fatto estetico, attrazione per visitatori, fattore economico. Inglesi e belgi, con casa qui, che fanno la spesa o incroci al ristorante ...




Del guardare 2 (degli scrittori), Tabucchi e Maraini
«Sono alle Assicurazioni Generali, con la speranza tuttavia d’andarmi a sedere, proprio io, nelle sedie di paesi molto lontani, di vedere da una finestra d’ufficio campi di canna da zucchero o cimiteri musulmani», Franz Kafka. «Viaggiare non serve molto a capire ma serve per riattivare per un momento l’uso degli occhi, la lettura visiva del mondo», Italo Calvino. «Il viaggio deve allinearsi con le più severe forme di ricerca. Certo, ci sono altri modi per fare la conoscenza del mondo. Ma il viaggiatore ...




Del guardare 1 (da vicino), Bari Vecchia
Lo scorso mese, nel giro di qualche giorno, ho incontrato Claudio Magris a Trieste, Amos Oz a Mantova, Gianrico Carofiglio a Bari. Tutti passaggi veloci, spostamenti in auto, appuntamenti con troupe locali, poche ore a disposizione per la ripresa video. Approfondimento del luogo vicino allo zero (ma non era questo l’obiettivo), occhiate rapide per individuare la location per l’incontro con lo scrittore. A Bari una fontana, con un semicerchio di sedili di pietra a disegnare la composizione, Carofiglio seduto sul ...




Oz o del guardare in alto
Di recente ho avuto il piacere di intervistare due grandi scrittori come Claudio Magris e Amos Oz. Interviste filmate, in esclusiva, da proiettare all’interno del Festival della Letteratura di Viaggio. Se per Claudio Magris l’idea della location è stata abbastanza ovvia, il caffè San Marco di Trieste dove da anni lo scrittore ha un tavolo riservato trasformato in una sorta di studio tra la gente, per Amos Oz, incontrato a Mantova durante il Festival della Letteratura, è stato più arduo trovare il posto giusto ...




518 anni dopo Colombo
Ai piedi della statua di Cristoforo Colombo, nel bel mezzo di Columbus Circle a New York, qualche anno fa una mano anonima lasciò scritto: “comunque, era uno che si era perso”. Un caso di serendipity: 518 anni fa cercando altro, la nuova via per le Indie, aveva scoperto per caso un Nuovo Mondo, l’America come fu chiamata nel 1507 un anno dopo la sua morte. Anche se rimane infinita la disputa su chi effettivamente la “scoprì” – se i fenici, i vichinghi, i cinesi – Colombo, pur non il primo cronologicamente ...




Marina che guarda lontano, Trieste
È un giorno senza vento, sulla riva di fronte alla grande piazza. A Trieste è un’eccezione. Turisti mangiano panini accanto ai gradoni della Scala reale che digrada nel mare fermo senza onde. Altri fanno foto ricordo. Tre ragazze ossigenate, agghindate, ingioiellate, posano divertite a fianco delle statue delle sartine e del bersagliere. Vengono dalla Serbia, sembrano sentirsi a Hollywood. L’aria è fresca. Densa di luce grigio-azzurra, diffusa, che fa risaltare i contorni, le figure. Una signora, capelli candidi, soprabito scuro ...




Romspingimenti
Quando avevo visto il cartello, mi era sembrata evidente la contraddizione in termini. Divieto di sosta, per nomadi. Ero in Normandia, mi ero addentrato in macchina lungo gli sterrati attorno alla Senna, sulle tracce delle serie di dipinti che Monet aveva dedicato al grande fiume, ai campi di tulipani, ai covoni (Kandinsky scopre davanti a un quadro di covoni di Monet «quel che la pittura può»). La luce era pessima, il sole alto, il cartello in ombra e controluce. Ma scattai lo stesso, da vicino per non perdere ...




Ultima luce, rosso hawaiano
Cerco una foto e non la trovo. Né tra quelle digitali, né tra quelle scansionate. Frugo allora tra i gloriosi plasticoni con le diapositive. Che resistono, semi-abbandonati. Eppure qualche anno fa un amico, che se n’è andato troppo presto, mi disse che quella era la pensione di un fotografo, i suoi scatti, il suo archivio. Qualcosa è in ordine, prima o poi dovrò classificare tutto per bene, ma da quando lo dico? Leggo sul bordo di un plasticone: Prima e ultima luce. Bella definizione, mi è sempre piaciuta, sostantivo asciutto ...




I mercanti di Venezia
Lamento – civile, irrazionale – sul Ponte dei Sospiri. Perché non c’è più. L’avevo lasciato per ultimo, a chiusura del rapido passaggio, sulla via del ritorno, per far (ri)vedere Venezia ai figli che non la ricordavano. Ma affacciandosi dal ponticello di fronte, in riva al Molo sulla laguna, sorpresa: il ponte è scomparso, o quasi, affogato nei pannelli che impacchettano i ponteggi sulle facciate in restauro. Da due anni, sembra, e ancora per un anno. L’effetto è surreale. Il piccolo Rio della Canonica che si infila tra i palazzi ...




Viaggio in Trentino 3 / Una vita da pastore
Quando lo vedo è fermo, appoggiato tranquillo a un sasso sul bordo della strada. Bastone, cappello di stoffa, camicia a quadrettoni, gilet, barba incolta. Sembra un uomo di un altro tempo. Luoghi comuni, trappole del pittoresco. Naturalmente, è di oggi. Mi avvicino. Parla al cellulare, aspetto. Saluto, sorrido, posso fare qualche scatto? Sì, perché no? Walter, 39 anni, fa il pastore «da sempre». Il padre è un po’ più lontano nel bosco, stesso cappello floscio, barba bianca, tre cani attorno ...




Viaggio in Trentino 2 / Dolomiti tra le nuvole
Il tempo è brutto, da giorni. Piove sulle valli. Che fare, in attesa? Qualche giro in macchina, ore per la lettura, qualche scatto. Di tanto in tanto osservo la cima delle montagne, il movimento delle nuvole, l’orizzonte se cambia. Provo a fermare con il tele (200mm) i giochi di volumi e luci che le nubi spinte dal vento disegnano combinandosi con creste e pareti. Guglie che spariscono dietro sbuffi candidi, pinnacoli e fenditure che riappaiono per qualche istante quando l’aria si muove ...




Viaggio in Trentino 1 / Il gioco delle perle di vetro
Viaggio, d’agosto, in Trentino. Qualche giorno in montagna, via dalla folla. Inizia in un museo, anzi da un castello, quello del Buonconsiglio di Trento. Dove vedere (fino al 7 novembre) la mostra L’avventura del vetro, dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e nuovi mondi. Una raccolta di pezzi rari e oggetti vari che narra l’evoluzione dell’uso e dell’arte del vetro, evoca i segreti di miscele e formule per ottenere cromie, striature, trasparenze, luminescenze, ricostruisce i commerci e le rotte di terra e mare ...




In difesa dei popoli indigeni
Oggi si è celebrata la giornata internazionale dei popoli indigeni, voluta dalle Nazioni Unite. Popoli indigeni, nostri contemporanei. Dagli stili di vita diversi, non inferiori. Risposte al contesto. Tecniche per sopravvivere nelle foreste, nelle praterie, nei deserti, tra i ghiacci. Come ricorda Survival, l’organizzazione internazionale che dal 1969 si batte per la tutela dei diritti dei popoli indigeni e, in concomitanza con la giornata internazionale, ha diffuso un rapporto in cui denuncia l’impatto devastante sui popoli indigeni ...




Un’autostrada tra i leoni
Ma com’è possibile? Una barriera architettonica in mezzo alla savana? Nella Madre Africa con la concentrazione di fauna più grandiosa del pianeta? È di pochi giorni fa la notizia che l’Area di conservazione di Ngorongoro (nel nord-ovest della Tanzania) è entrata a far parte della lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco – di cui faceva già parte come “bene naturale” dal 1978 – anche come “bene culturale”, grazie ai tesori dei suoi siti preistorici fondamentali per ricostruire la sequenza dell’evoluzione umana ...




Vacanze d’agosto
Primo agosto, per me, ha sempre significato simbolicamente l’estate, le vacanze, l’inizio ufficiale, vero della sospensione – lunga – dall’attività, dal lavoro, dalla scuola. Un tempo, da piccoli, dopo la sottile noia da inoperosità, era la villeggiatura al mare, una casa in affitto per tutto il mese, il cappellino di paglia, i cavalloni, i tuffi dagli scogli, le passeggiate per il gelato. Poi, da soli in pattino al largo, le pizze in comitiva, i balli alla rotonda sul mare, il primo amore. Infine, la stagione dei viaggi, la scoperta progressiva ...




Natura 2, la macchia rossa delle Far Oer
Natura, bad news. Una testimonianza resa nota in questi giorni da Sea Shepherd ricorda che in Europa accade qualcosa di simile all’annuale massacro dei delfini di Taiji, in Giappone, raccontato nel film The Cove (vedi post del 19 luglio). Alle Far Oer, le “isole delle pecore” (quasi il doppio degli abitanti, 87 mila contro 48 mila), splendidi pezzi di basalto battuti dal vento in una delle aree più tempestose dell’Atlantico, all’incrocio delle acque calde della Corrente del Golfo e fredde del Mare Artico ...




Natura 1, la mappa delle foreste del mondo
Natura, good news. La buona notizia è che, per la prima volta, è stata portata a termine la mappatura delle foreste del mondo che aiuterà a capire l’impatto dei cambiamenti climatici sui diversi ecosistemi, delle emissioni di carbonio sul pianeta, le modalità di propagazione degli incendi. La mappa elaborata dagli scienziati della Colorado State University guidati dal professor Michael Lefsky, utilizzando una combinazione di tecnologia laser (Lidar, Laser Imaging Detection and Ranging, che misura quanto tempo occorre ...




Della vita segreta dei delfini
La baia dove muoiono i delfini arriva anche da noi. The Cove, premio Oscar 2010 come miglior documentario, sarà in Italia a settembre, in onda su Current Tv (il social-news network globale fondato da Al Gore) e distribuito in dvd da Feltrinelli Real Cinema. Il film diretto da Louie Psihoyos, fotografo naturalista, racconta la caccia ai delfini nella baia giapponese di Taiji, che ogni anno per sei mesi diventa trappola e teatro di morte per migliaia di esemplari catturati per l’intrattenimento nei parchi acquatici o uccisi ...




Il cielo sopra Pasqua
Eclissi a Pasqua. Rapa Nui, Oceano Pacifico, vertice sud-est del triangolo polinesiano a ridosso del Tropico del Capricorno, pezzo di Cile lontano oltre tremila chilometri. L’altro ieri, poco dopo le due del pomeriggio locali, il cono d’ombra creato dalla luna ha determinato un’eclissi totale di sole di quasi cinque minuti. Le cronache parlano di circa quattromila turisti, cacciatori di eclissi e scienziati entusiasti, di pioggia e vento felicemente volatilizzatisi dopo due giorni di tempesta, di tifosi in estasi ...




Uomini e tori
In giro, con o senza macchina fotografica in mano, ci si accosta a un monumento, un paesaggio, un volto. A fatti, eventi che fanno parte della cultura del luogo, attraenti ma a volte anche critici. Ad esempio, la corrida. Per alcuni, una delle più crudeli manifestazioni di maltrattamento animale, una tortura legalizzata. Per altri, un rituale arcaico di onore e virtù, una sfida alla morte ai limiti dell’arte. Due giorni fa si è aperta a Pamplona, in Spagna, la tradizionale festa di San Firmino cara a Hemingway ...




Ulisse se n’è andato
A volte, nella quiete dilatata del week-end, si riesce a riprendere in mano un libro abbandonato, un giornale sfogliato a metà per mancanza di tempo o overdose da informazione. È così che ho scoperto che Ulisse se n’è andato, ha deciso di andarsene. Bekim Fehmiu si è suicidato. Il corpo senza vita dell’attore è stato trovato il 15 giugno nel suo appartamento di Belgrado. Accanto, una pistola registrata a suo nome. Probabilmente l’ultimo atto di una depresione di cui soffriva da anni ...




Siamo tutti salgariani
Da tre anni esiste un premio dedicato alla Letteratura Avventurosa intitolato a Emilio Salgari. Creato in Valpolicella (Salgari era nato a Verona), dove ancor oggi vive un ramo della famiglia Salgari. Domani, in quella che si definisce la “terra di Salgari”, prendono il via gli incontri con gli autori finalisti dell’edizione 2010 del premio. L’appuntamento è con Mino Milani, decano degli scrittori d’avventura italiani, e la sua autobiografia L’autore si racconta ...




In difesa dei grandi primati
Per l’Enciclopedia Britannica è «senza dubbio una delle persone che ha maggiormente contribuito alla conoscenza del mondo in cui viviamo». Jane Goodall, etologa celebre per i suoi studi sul comportamento degli scimpanzé, messaggero di pace delle Nazioni Unite, Dame of the British Empire. Ieri era a Roma per ritirare il riconoscimento “per la personalità internazionale” dalla Giuria del Premio Archivio Disarmo per la Pace Colombe d’Oro. All’«etologa di fama mondiale che ha ampliato l’originario studio dei primati ...




In fuga, 43 milioni di persone e una nave fantasma
Si è celebrata ieri la giornata mondiale dei rifugiati. Sono più di 43 milioni, secondo il rapporto annuale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) appena pubblicato, «le persone costrette alla fuga da guerre e persecuzioni alla fine del 2009». Segnala l’Unhcr che in Italia, l’anno scorso, sono state presentate circa 17 mila domande di asilo, quasi la metà in meno – rispetto alle 31 mila dell’anno precedente – anche a causa delle «politiche restrittive attuate nel Canale di Sicilia» ...




Cartolina dai Mari del Sud
Altri mari, altre fughe. Isole Marchesi, arcipelago della Polinesia francese a sud dell’Equatore e a nord-ovest di Tahiti, scoperto dallo spagnolo Mendana nel 1595 (primo contatto tra europei e polinesiani) ma rimasto tagliato fuori dagli interessi strategici delle potenze europee e dalle rotte commerciali – a parte quelle baleniere – fino al passaggio di Cook nel 1774. Fenua Enata (“terra degli uomini”), una dozzina di isole di cui sei abitate da una popolazione leggendaria, nota per il cannibalismo e i tatuaggi ...




Altre maree, Normandia
L’impressionismo, si sa, è nato in Normandia. Almeno se si considera il quadro Impression, soleil levant di Claude Monet che ha dato il nome al movimento, dipinto en plein air a Le Havre nel 1872. Da qualche giorno, e fino a settembre, un festival – Normandie impressioniste, annunciato come uno degli eventi culturali dell’estate in Francia – celebra quella felice stagione espressiva nell’intera Normandia con esposizioni, performance, pittura, musica, fotografia, video, pranzi in campagna stile déjeuner sur l’herbe ...




La visione di Yann, dal cielo agli altri
Oggi ho incontrato una star. Venuta a Roma a inaugurare la sua mostra. Yann Arthus-Bertrand, sguardo azzurro e capelli bianchi, diventato una star della fotografia con un meccanismo se si vuole semplice: inquadrare le forme e i colori della Terra dall’alto di un aereo, per disegnare visioni singolari, inedite, splendide del pianeta. Grazie al punto di vista privilegiato, ricercato, reso sistematico. Più di cento paesi sorvolati in dieci anni («dal cielo», fa notare Yann, «è evidente l’assenza di frontiere») ...




Ancora sulla fuga
«Scappare dalla propria società non vuol dire per forza fare una scelta radicale, abbandonare tutto e tutti e vivere in un isolamento quasi leggendario» scrive Paolo in un commento al post Fuga dalle civiltà. «A volte la fuga può anche essere intesa come distacco momentaneo, una sorta di parentesi, ma non da intendersi come una sconfitta nel caso in cui si ritorna dal luogo di partenza», continua. Da poco rientrato in Italia dopo aver vissuto gli ultimi tre anni tra l’Australia e Zanzibar ...




A che punto è la notte birmana?
Dura da quasi cinquant’anni la notte birmana. Dal 1962, quando il generale Ne Win si impossessò con la forza del potere, inaugurando quel regime dei generali che tiene ancora sotto scacco cinquanta milioni di birmani. Dieci giorni fa Amnesty International ha presentato il suo rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani in 159 paesi, confermando la gravità della situazione in Birmania, anzi – come è stata ribattezzata da qualche anno – in Myanmar. Ogni tanto tornano le speranze ...




Fuga dalle civiltà
Niente. Non l’hanno trovata. Scappata, chissà. Scomparsa, di sicuro, da una settimana. Nella foresta. Così dice il padre e la gente del suo villaggio. Tre anni fa era ricomparsa, qualcuno l’aveva bloccata mentre tentava di rubare riso in una fattoria. Nuda, sporca, impaurita. Ritrovata dopo diciotto anni, da quando nel 1989 – a 8 anni – si era persa mentre pascolava bufali. Un poliziotto, Sal Lou, l’aveva riconosciuta e dichiarato che era sua figlia. Rochom P’ngieng, “la ragazza della giungla” l’avevano chiamata ...




Per una cultura (anche) geografica
Tra i 232 enti culturali e di ricerca che sarebbero privati del contributo statale, per i tagli previsti dalla manovra economica governativa, c’è anche la Società Geografica Italiana. A sconfortante conferma di una miopia persistente verso la geografia, il cui insegnamento è già messo in forse dai disegni di riforma delle scuole superiori. Possibile che l’importanza della conoscenza della “descrizione della Terra”, dei paesaggi naturali e degli ambienti umani, nel bagaglio culturale di ciascuno e di tutti ...




Baghdad, visite guidate
Alcune delle questioni evocate nel post precedente hanno riportato alla mente un’immagine scattata molti anni fa, in un luogo diventato sinonimo di guerra, atrocità, instabilità perenne. Baghdad. C’ero stato subito dopo la Prima Guerra del Golfo, con una delegazione invitata a seguire un festival che si teneva a Babilonia. Desert Storm aveva sconfitto Saddam, ma non l’aveva spazzato via. Bush padre, allora presidente, si era fermato all’ultimo momento. Ed era finito all’ingresso dell’Hotel Al-Rasheed ...




Sulla timidezza del fotografo
È «frustrante vedere con gli occhi e non poter catturare, descrivere con l’obiettivo», scrive Gianna in un commento al post precedente (La macchina del tempo del Caravanserraglio). In Angola, a Luanda Sul dove Gianna vive e lavora, è quasi impossibile ci dice. Perché? Una situazione sociale erede di una condizione a lungo di guerra, una crescita economica tumultuosa ma critica, le disparità di condizioni che si cristallizzano nella pelle bianca o nera, i «residence recintati e controllati» in cui vive Gianna? ...




La macchina del tempo del Caravanserraglio
Un viaggio in Eritrea – paese incantato, gente magnifica, molte criticità – è anche nel tempo. Per i lunghi anni di guerra di liberazione e le difficoltà post-indipendenza, l’omologazione da modernità imperante è relativa. Al Caravanserraglio di Asmara si ha la sensazione, a volte, di trovarsi davanti a scene provenienti dal passato. È, invece, puro presente. Costruito dagli italiani nel 1915, era il luogo dove arrivavano nella nuova capitale le carovane di merci varie dall’intera Abissinia – caffè, datteri, sale, spezie ...




Sotto il sole di Palma
L’altro pezzo, reale, dell’immaginaria Donnafugata gattopardiana è Palma di Montechiaro, il luogo di origine del titolo feudale della famiglia Tomasi di Lampedusa, paesone di 25 mila anime sulla costa a est di Agrigento a una manciata di chilometri dal mare. Se la guardi dall’alto, dalla croce sulla collina del Calvario accanto ai ruderi della chiesa di Santa Maria della Luce, ti sembra di essere capitato in qualche landa centroamericana bruciata dal sole. In lontananza il nucleo barocco, attorno le abitazioni costruite ...




Inseguendo il Gattopardo
Venerdì, al Festival di Cannes, è stata presentata in anteprima mondiale l’edizione restaurata de Il Gattopardo, il film di Luchino Visconti (tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa) che vinse la Palma d’Oro nel 1963. Sulla Croisette, 47 anni dopo, sono tornati a sfilare Alain Delon e Claudia Cardinale, il Tancredi e l’Angelica della trasposizione cinematografica, accompagnati da Martin Scorsese presidente della Film Foundation che ha curato il restauro. Burt Lancaster, il Gattopardo ...




William Creek 2, Amy che riparte
Nel motel di William Creek, abitava da qualche tempo Amy, capitata lì durante un viaggio da Adelaide, la sua città, verso nord. Aveva 21 anni e voglia di vivere. Si era subito trovata bene con Adriana e Neville, i proprietari del William Creek Hotel, ed era restata a lavorare per loro. Aiutava a servire e in cucina. Diceva che sarebbe rimasta ancora per un po’, forse un mese e poi se ne sarebbe andata. Raccontava di avere un appuntamento. Un giorno, da lì, era passato qualcuno che, parlando parlando ...




William Creek 1, Hopperiana
La cosa che più colpisce nella mostra di Edward Hopper in questi giorni a Roma è la ricostruzione scenografica a grandezza naturale del bar di uno dei suoi più famosi dipinti, Nighthawks del 1942, con tanto di avventori al bancone e vetrata sulla strada. Si ha la possibilità di entrare fisicamente dentro la riproduzione, dentro il quadro. Uno di quelli che si hanno da sempre nella testa. Magie del realismo hopperiano. A volte, viaggiando, l’inventario di immagini che ci portiamo fatalmente dietro registra delle somiglianze ...




Serindipity in campagna
Un anno fa, di questi tempi, per conto del National Geographic, ero in viaggio lungo la Via Francigena dal Gran San Bernardo a Roma. Tra le colline senesi, cercavo una prospettiva sul far del tramonto per fotografare la cinta muraria del castello-villaggio di Monteriggioni, uno dei luoghi di eccellenza sulla strada non lontano da dove passavano i pellegrini diretti alla Tomba di Pietro. Ero salito sulla collina di fronte per avere l’intero paesino davanti, aspettando il momento della luce a cavallo tra giorno e sera ...




La ricerca della distanza, Kumbha Mela
Dopo 101 giorni di festa, con l’ultimo dei bagni purificatori, si è chiuso mercoledì il Kumbha Mela, considerato il più grande raduno mistico del mondo. Pellegrinaggio di massa induista, rituale identitario, sogno di molti viaggiatori. Si tiene ogni tre anni, a rotazione in una delle quattro città sante (Allahabad, Haridwar, Ujjain, Nasik) in riva ai fiumi sacri dell’India settentrionale. Quest’anno a Haridwar, nel punto in cui il Gange, proveniente dall’Himalaya, si apre alla pianura ...